MARIATERESALONETTI 
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      “PUO’ ESSERE” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      Le ombre che dall’alto scorgo 
        di anime invisibili, di corpi estranei  
        a noi stesso simili.. 
        Di consuetudini ormai ineffabili, 
        come sorrisi  che inutilmente riempiono tutti gli spazi 
        Di mille bocche che durante il giorno incontro 
        bocche che non conoscono 
        Il suono inutile, di mille sillabe 
        che unite formano frasi invisibili, ma insindacabili 
        Lo so che è stato complicato 
        per tutti i poeti in questo quotidiano 
        dare un peso vero alle parole 
        Lo so è difficile scindere bene e male  
        e saper cosa dire, 
        quando sei tu a parlare e gli altri fanno finta di ascoltare 
        Lo so…è difficile … Lo so.. è difficile 
       Può essere, può essere, può essere 
        Può essere, può essere, può essere 
        Può essere, può essere 
        Il pensiero unico, di mille voci,  
        che nel silenzio, fanno rumore… 
      E si susseguono la frasi tipiche, ma poco nitide 
        il cui suono emesso, sembra ingannare l’aria  
        Ma sì ci credo alle abitudini, fatte di frasi fatte,  
        troppe cose piatte, troppe cose dette  
        poche cose fatte 
    Lo so…è inutile  
    Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI   | 
     
      “FILASTROCCA DELL’UOMO PENSANTE” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      Vento che spazi nei miei pensieri 
        vento che canti tra i desideri 
        libera menti da piani bloccati 
        lontano da spazi incantati 
        Questo mi disse un vecchio signore 
        all’ombra della luce del calar del sole 
        con quella forma cupa e insistente 
        che si muoveva dolcemente 
        Nel suon della sua voce 
        che balbettava un niente 
        solo un pensiero diventava costante 
      Un sorriso, fu il mio dolce venire 
        quel sorriso, che segnò il mio finire 
        sbatte forte, come porte col vento 
        Ho avuto paura e per questo ho pagato 
        perdendo la chiave del mio peccato 
      Da quel orizzonte scrutavi il tuo cielo 
        disse tra lacrime trasparenti come un velo 
        occhi verdi e capelli intrecciati 
        da amore e rabbia incantati 
        All’udir di quel pianto che ruppe il silenzio 
        quell’uomo si girò e mi cinse un fianco  
        liberando rumori fiati e parole 
        da un cielo grigio senza sole 
        Da sentimenti irriverenti e contrastanti 
    Che ad un tratto mi dissero che… 
    Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI  | 
     
      “URLO AL VENTO” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      Ricordi i suoni veri di quel giorno di Settembre 
        dove tutto quel rumore, mormorio della gente 
        non pensava altro :”è diverso da me”  
        Tutto a un tratto in quel momento, 
        ti chiedesti fosse il caso 
        di fermarti e con un gesto,  
        far capire a ogni presente 
        che il tuo esser nudo era il niente 
        Consapevoli siamo tutti 
        di silenzi e di falsi atti 
      E’ se fosse vero 
        che il tuo sol pensiero 
        forse  unito al mio voce diventerà 
        di un canto sincero 
        che urlerà quel dire 
        che la voce di qualcuno non spezzerà 
        non spezzerà, non spezzerà 
      E capii  che usar parole, non vuol essere parlare 
        forse è solo dire in faccia, ciò che non ti fan pensare 
        il contrario è quello che pretendon da te 
        CHI HA DIRITTO DI PENSARE 
        CON LA TUA TESTA COL TUO SAPERE 
        CON UN TUO GESTO, COL TUO VEDERE 
        CHI HA IL DIRITTO DI PENSARE PER TE… 
      Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI 
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      TERRA D'ACQUA E FOCU (Dialetto calabrese) 
      Testo: Maria Teresa Lonetti 
        Musica:  Davide Marchetti 
       
      Si ti giri i sa menzina, 
        e mi guardi i sa manera, 
        capisciu stamatina pecchì ridi 
        Pe quanti voti te cerchetu,  
        caminannu finu a sira 
        tutti i nuvuli e confusu e faccia tua 
        A 'sa terra si lighetu e inutili ca voti 
        e chistu è n'orgogliu innetu, orgogliu innetu 
        E quanti voti te penzetu e ri stessi l'è neghetu 
        quanti voti te penzetu e l'è negheti 
      E quannu 'ci penzi, fe sempri tardi 
        e quannu nun 'ci penzi fe sempre prestu 
        e quannu un 't'arricordi a chini penzi 
        terra d'acqua, focu e di lamenti 
      E 'ccu si ritmi unici e reri, avissimu penzeri 
        ara fortuna ca tenimi a esseri reri  
       
      Amici fedeli a ri cari nostri 
        e 'pe 'chistu 'cchiu amici e capitosti 
        soni i flauti e ri tamburi e spacca i muri 
        vita, forza e coraggio, all'arrembaggiu 
        Freti amici e parenti e conoscenti 
        grideti a tutti i venti, a tutti i venti 
        a dicimulu cuntenti, 'cussi fetenti 
    meju  'essiri   perdenti e nu fetenti 
    Voce e chitarra: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI  | 
     
      “BARI-FOGGIA” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      Le nuvole che ondeggiano, fluttuanti pensieri 
        che vagano nell’aria e si fermano 
        nei punti che illuminano, le mie vie 
        come stelle in cielo che parlano 
        Ne ho visti di occhi limpidi, coperti nel loro profondo 
        e mi stupiscono le parole, che al primo suono non hanno senso 
        credo che sia la paura del dentro, che rende il loro udire tale  
        credo che sia la paura del dentro, che rende il loro udire tale  
      E mi affascina quell’eco che scandisce le parole 
        e mi affascina quel pensiero, che mi scioglie come neve al sole 
        e non farti mai trovare immerso in un sorriso tu 
        e non farti mai scoprire dal leggero soffio di un bacio 
        far volare le parole come colori liberi 
        Dopo una pioggia dolce e sensuale 
        che compone melodia, che tutti vorrebbero cantare 
      Io credo che il miglior viaggio, sia fatto per le strade 
        che lontano dal superfluo indicano il vero 
        non farti mai guardare, da occhi che mirano 
        Guardo questa luce strana , che ricolma ormai quel freddo 
        che è necessario a volte, per carpire un silenzio 
        e corre la mia fantasia, Al termine di un viaggio  
      e corre la mia fantasia, Al termine del viaggio  
      Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI 
       
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      “TANGO DEGLI SCACCHI” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      La dama della Corte, mise il suo cappello 
        rosso rubino, il suo gioiello 
        Sguardi invidiosi, danzanti nelle stanze, 
        troppo magico, ciò che infonde 
        Lui dalla notte, entrò con far distante,  
        che mai udisse, il suo cuore palpitante 
        Bussava a suon di musica, pioggia alla finestra, 
        ritmo il suo passo tremante 
       E volta, gira e’ la spirale dell’amore, 
        che ruotando dentro, ti provoca ardore 
        e gira, volta, anima pensante 
        il tuo non essere ti rese un perdente 
      Quando al levar del sole, i suoi occhi lei incontrò 
        sgorganti di ricordi, che non seppe mai 
        sorrisi su petali di rose,  
        che solo alla fine lui ammise 
        Sorseggia quel poco, che ti riman da bere 
        come uno che sorseggia, un dolce pregustare 
        Hai corso troppo piano e l’hai smarrita, 
        convinto che l’avresti sempre avuta 
      Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI 
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      “CIRCUITO ASSENTE” 
Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      Svegliandomi un mattino,  
        tra le nuvole in quel posto, 
        che sognavo da bambina  
        tra i ricordi, di nascosto 
        Mi istigò quel forte senso  
        e quella strana curiosità 
        come una danza che non conosci 
        e che ti spinge sempre in là 
        Volendo volare, volendo valere 
        Volendo volare, volendo volare 
      E furon canti tra quei camini 
        nel cuore che circuito e assente 
        di colui che da un lontan presente 
        chiese, pretese e non diede niente 
        E furon canti tra quei sorrisi 
        nel cuore che circuito e assente 
        di colui che da un lontan presente 
        chiese, pretese e non diede niente 
      Amico mio, amico incurante 
        dell’altrui presente e dell’altrui vanto 
        ti ricordi quel tramonto 
        dove i colori si univan d’incanto  
        col tuo sorriso stravagante 
        e quella poca curiosità 
        mi stringesti in un ricordo  
        lungo, soltanto, soltanto un istante 
        Volendo volare, volendo valere 
        Volendo volare, volendo volare 
      Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: TOMAS CARRETTA Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: FIORENZO FUSCALDI Fisarmonica e piano: TOMMASO DRADI 
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      “NANNAMIA” (dialetto calabrese) 
      Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
       Scinnennu ‘pe Santa Nicola, 
        (ascondu na vecchia, ascondu na vecchia) 
        ascondu na vecchia in mezzu a na via  
        (ascondu na vecchia in mezzu a na via) 
        Cammina parranno, parranno 
        ‘ccu dui occhi ‘ranni illumina a via 
        e parranno annazzichiannu 
        liza ‘ra mena versu mia 
        Duvi sta jennu beddra guagliuna 
        (duvi sta jennu, duvi sta jennu) 
        ‘ccu labbra russi comi ciresi  
        ( Duvi sta jennu begddra mia) 
        Forsi un t’a accortu chi stamattina 
        ti ste seguennu beddra mia 
        gira si spaddre e gira stu culu 
        e ‘ncamminati ‘pe sta via 
       Ma ‘cchi stavi guardannu, beddra guagliuna 
        ‘ccu s’occhi virdi davanti a mia 
        a chepa rossa chi fa di tia, anima e corpu simili a mia 
        a stessa passioni, a stessa allegria 
        ca tanti assimiglianu a faccia mia 
        quindi liziti manichi e meni 
        e comincia a feri beni 
        Ma chini si, beddra ca ridi 
        e ccu tutti s’anni si labbra vivi 
        giri perplessa eppuri contenta 
        cori liberu e aperta a menta 
        chiujimi l’occhi e tenimi i meni 
        ca comincio a feri bene  
        chiujimi l’occhi e tenimi i meni 
        ca comincio a feri bene 
      Scinnennu ‘pe Santa Nicola, 
        ascondu na vecchia in mezzu a na via  
        (Ascondu na vecchia in mezzu a na via) 
        Poggia na mena subba na guancia 
        dicia “abbrazziti forti a mia” 
        mo’ e capitu chini si, beddra vecchia nanna mia 
        mo’ e capitu chini si, beddra vecchia nanna mia 
      Voce e chitarra: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: ANDREA DARDARI Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: VITTORIO SILVA Fisarmonica e piano: EMANUELE MAZZASCHI 
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       “SIRENAMENTE” 
      Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      La  dolce sirena, dal canto fatato 
        da un mondo dorato il suo sguardo notò 
        e il profumo della sua bocca, s’innamorò 
        Da lontano cadde, da lontano cadde lì 
        come un petalo leggero, che dal fiore si staccò 
        e il suo essere nudo e lucente…s’innamorò 
       Si muoveva con forza aitante 
        tra alghe folte  lui sì un amante 
        il suo amore lo ha respirato, lo riportò indietro 
        all’istante, preciso istante 
        che lo allontanò da lei 
        tra braccia lunghe lunghe e fredde, lei tornò 
   
        Sogno’ quel presente 
        sempre amato però assente 
        cadere nel manto dolce, della sua mente 
        tra acque blu veloci e ondi bianche 
   
        Consapevole di un pensiero, 
        di un suo bacio del suo profumo vero 
        e del  silenzio nero che  il cuore fermò  
        ripensò allo stesso istante, che lo rubò da lei 
        da quelle braccia lunghe e strette, lui tornò 
      Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: ANDREA DARDARI Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: VITTORIO SILVA Fisarmonica e piano: EMANUELE MAZZASCHI 
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      “UHM” 
      Testo e musica: Maria Teresa Lonetti 
      E come sempre sono qui, con il cuore in tasca 
        guardando sempre, uhm, dalla finestra 
        aspettando un sole che, forse riscaldi me o te 
        E guardo fuori li, la gente che passa  
        e la mente mia, chissà in che posti vaga 
        tra colline, mari monti e città 
        perdendosi, tra i però e i ma 
        No calmi tutti non è, la solita storia 
        di una che ritorna, alla sua vecchia memoria 
        c'e' ne sono di pensate di questo tipo 
        e quindi, sapete cos'e' che dico 
      Mente libera, mente libera 
        dal conformismo e dalla monotonia 
        da cose che ti han costruito addosso 
        e addirittura, per farle devi chiedere posso 
        in fuga da, dalla normalità 
        che ti stringe forte, forte come una sottana 
        e che suona il tuo  tempo come una campana 
        prendere o lasciare, questa è la realtà 
      Canta libero, come quando fuori piove 
        e le finestre con amor accolgono il rumore 
        di quei suoni che a sentir, ti chiederesti come 
        sia incredibile, narrare in una canzone 
        E per questo che son qui, con il cuore in tasca 
        guardando sempre, uhm, dalla finestra 
        tra colline, mari monti e città, che rispondono ai miei se e ai miei ma 
        No calmi tutti non è, la solita storia 
        di una che ritorna, alla sua vecchia memoria 
        c'e' ne sono di pensate di questo tipo 
    e quindi, sapete cos'e' che dico 
    Voce: MARIA TERESA LONETTI Chitarre: ANDREA DARDARI Basso elettrico: MASSIMO SPADOTTO Batteria: ANTONIO BODINI Percussioni: VITTORIO SILVA Fisarmonica e piano: EMANUELE MAZZASCHI  | 
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